Comunicazione o Magia? Lezioni di Marketing da Martin Luther King

Comunicazione o Magia? Prendiamo lezioni di marketing da uno dei più grandi discorsi della storia americana, e del mondo.

Potrebbe sembrare difficile trarre lezioni pratiche di marketing da Martin Luther King, in riferimento al discorso “I have a dream” di Jr. , pronunciato sui gradini del Lincoln Memorial, il 28 agosto 1963.

Questo discorso ha trasceso la scrittura e la tecnica del parlare. Questo discorso è stato magico, spirituale, ha fatto la storia. Questo discorso e questo giorno non è solo copywriting.

L’eredità di King è, direi, sulla comunicazione: il potere di una persona, con parole e idee capaci di cambiare la storia.

Quindi se il discorso di King rappresenta la speranza che la comunicazione – scambio reale di idee, condivisione della realtà tra esseri umani – possa effettivamente esistere, allora è opportuno cercare di capire perché questo discorso è stato così importante in ambito marketing.

Credo che il discorso di King sia stato il singolo discorso più potente della storia americana perché attraverso il destino storico e, forse, attraverso una strategia, ogni singolo elemento rilevante della sua comunicazione è stato allineato.

L’occasione perfetta

Come ogni oratore, King ha aperto il suo discorso dicendo “sono felice di essere qui”. Quindi ha aggiunto che l’evento “passerà alla storia come la più grande dimostrazione di libertà nella storia della nostra nazione”. Sebbene non tutti gli oratori possano fare una simile affermazione, devono tutti considerare e rivendicare l’importanza sociale, se non storica, della singola situazione che stanno vivendo.

Le stesse parole non potranno essere chiaramente utilizzate per la presentazione di una nuova linea di mobili di design, per intenderci.

Valutando però l’importanza sociale e storica che un cambiamento di utilizzo del design e della tecnologia possa essere introdotto nell’utilizzo quotidiano, allora sì che un discorso introduttivo avrebbe un gran peso. Pensiamo a come sono stati presentati sul mercato gli iPad.

Il momento perfetto

Il discorso di King ebbe luogo all’incirca 100 anni dopo la guerra civile e il proclama di emancipazione. Ma non alleggerì il suo messaggio con alcun riferimento “approssimatvio”:

Mentre King ripete il suo riferimento a questa pietra miliare di 100 anni, dà tono al suo suggerimento: questo non è solo un momento per guardare indietro, ma il momento preciso per guardare avanti con una nuova speranza.

martin luther king

L’ambientazione perfetta

Come sfondo, il Lincoln Memorial batte sicuramente una schermata di PowerPoint. Come sfondo per questo discorso, nulla avrebbe potuto essere scelto meglio per il suo simbolismo e maestà.

La persona perfetta

A. Philip Randolph ha introdotto King come “il leader morale della nostra nazione”. Alcuni avrebbero potuto non essere d’accordo, ma non le persone presenti al discorso. È difficile immaginare oggi chi potrebbe essere definito “leader morale” di una nazione. Ma nel 1963, King era proprio questo. Era la persona giusta per consegnare un messaggio in un dato momento.

E’ quindi opportuno che tutti gli autori di un discorso mettano i loro oratori sui podi a cui appartengono e li tengano lontani dai podi che non gli appartengono. Parola chiave: contestualizzazione.

Il messaggio perfetto

Gli americani non sono ancora d’accordo su molte, molte questioni, alcune delle quali hanno a che fare con la razza. Ma a parte questi elemento, l’America non è più divisa in base ai principi che King enunciò in questo discorso: vale a dire che l’uguaglianza è l’ideale su cii tutte le persone dovrebbero essere giudicate “non giudicate dal colore della loro pelle ma dal contenuto della loro persona”.

La lingua perfetta

Anche mescolando i singoli paragrafi del discorso di King, ognuno di essi ti impressionerà con il suo metodo di scrittura e gli strumenti retorici presenti:

“Il loro destino … il nostro destino. La loro libertà … la nostra libertà.” Grande struttura parallela.

Notate l’avanzamento della lunghezza della frase: la prima frase lunga e complessa esprime un’opinione; la seconda frase più breve la supporta; l’ultima frase fa un punto indiscutibile, brusco come un semplice fatto.

Quasi ogni altro paragrafo del discorso ha molte lezioni da offrire, motivo per cui molti sceneggiatori leggono questo e altri grandi discorsi per ispirazione e istruzione.

La consegna perfetta

La maggior parte dei testi delle canzoni sembrano morti e opachi, inchiostro su una pagina. In questo discorso, la migliore  prosa è nei primi due terzi. Ma la musica inizia quando King si allontana dal suo testo – o sembra. Smette di parlare e inizia a cantare:

Se queste parole ti hanno commosso, è perché la tua immaginazione le sta mettendo nella voce di King, impresse nella tua memoria. Ma lascia che qualcuno le legga in una confusione verbale sorda, come abbiamo fatto tutti alla scuola elementare, e ti rendi conto di quanto il ritmo e la melodia di King siano ciò che ha reso immortali queste parole.

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Conclusioni

Quindi King ha elaborato tutti questi elementi, scegliendo l’occasione perfetta e il momento perfetto per dare il messaggio perfetto in un linguaggio perfetto, con un tono perfetto. Nella misura in cui il resto di noi ha dei sogni, per creare un capolavoro di comunicazione questa è la direzione che dobbiamo seguire.

Nel saggio su questo discorso del grande scrittore americano Ian Frasier, l’autore suggerisce di rivedere questo vecchio discorso  almeno una volta all’anno. In questo saggio, Frasier ha paragonato la comunicazione ad un campo da golf, dove di solito la palla rimbalza, rotola e si ferma da sola.

Ma ogni tanto – e qui Frasier chiede di guardare il video di Martin Luther King, guardando il pubblico letteralmente vibrare e incresparsi – la tua palla colpisce un’altra palla, che rimbalza su un’altra palla, che colpisce due palle vicine, creando una reazione a catena che sembra che alla fine sposterà tutte le palle sul campo.

Questo è bellezza. Questa è comunicazione. Questa è magia.

Ed è anche quello che ci sforziamo di fare nel marketing.
Grazie King.